FIRENZE. La Commissione Ambiente nella seduta odierna ha licenziato il Piano Paesaggistico della Toscana apportando modifiche sostanziali alla bozza della giunta grazie all’approvazione di numerosi emendamenti a firma dei consiglieri non solo di opposizione ma anche di maggioranza.

«Dopo un andamento forzato che ha visto il susseguirsi di testi tra loro diversi e una calendarizzazione dei lavori del tutto inadeguata imposta dalla giunta il consiglio regionale si è riappropriato delle proprie competenze di indirizzo modificando pesantemente la versione originaria del Piano. Il nuovo Piano, seppure con ancora delle ombre, di fatto, insieme all’esigenze della tutela ambientale, garantisce anche le altrettanto necessarie e legittime istanze di crescita e sviluppo economico ripristinando un equilibrio che non emergeva nella bozza Marson», commentano i consiglieri regionali di Forza Italia Stefania Fuscagni (componente della Commissione Ambiente e Portavoce dell’Opposizione) e Nicola Nascosti (componente vicepresidente commissione Sviluppo economico) assieme al capogruppo Giovanni Santini.

«Gli emendamenti di Forza Italia, accolti dalla Commissione, puntavano a due obiettivi prioritari: scongiurare un atteggiamento punitivo nei confronti del settore estrattivo e sostenere in ogni punto di indirizzo il valore economico e di sviluppo del territorio toscano nell’evidente rispetto delle politiche di tutela e salvaguardia ambientale. Con questa nuova stesura – incalzano i tre consiglieri regionali azzurri – la Toscana è stata preservata da un atteggiamento ‘blocca tutto’ che avrebbe compromesso la crescita economica dei territori. L’Assessore Marson ha compreso la necessità di aprire nella sostanza un dialogo con tutto il centrodestra, anche tenuto conto dei tanti mal di pancia – pure espliciti e manifesti- del PD che si è visto approvare alcuni emendamenti grazie al sostegno del centrodestra, registrando una chiusura da parte della sinistra radicale che è parte della maggioranza. Il pericolo di una Toscana “cartolina”, astratta e centralista è sostanzialmente superato, restano aperte altre questioni che verranno dibattute in Aula», concludono Santini, Fuscagni e Nascosti.

(Visitato 26 volte, 1 visite oggi)
TAG:
consiglio regionale piano paesaggistico Regione Toscana

ultimo aggiornamento: 26-06-2014


“Il regolamento regionale sui rumori non risolve il problema, lo complica”

Cave e Piano paesaggistico regionale, Agresti (Ncd): “Salvati 10mila posti di lavoro”